Stampante braille, storia di una rivoluzione

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Come funziona una stampante braille per non vedenti

Esistono in commercio ottime stampanti braille per uso domestico. Rispetto alla velocità di stampa nulla hanno a che vedere con le stampanti laser. Questo tipo di stampante, infatti, utilizza punzoni azionati da solenoidi montati su testine che si spostano avanti e indietro. Possiamo distinguere due tipologie di stampanti:

  • Stampanti che usano un sistema di più punzoni, più veloci e precise
  • Stampanti che usano uno o pochi punzoni, più lente

In genere, quando si sceglie una stampante è necessario capire quali siano le proprie reali esigenze. Una stampante domestica, ad esempio, raggiunge la velocità di 80 caratteri al secondo e in media due o tre fogli al minuto rappresentando un’ottima soluzione per stampare in braille.

Il braille attuale è sempre stampato su entrambi i lati del foglio. Questa modalità di stampa è detta interpunto o a doppia facciata. Da queste stampanti è possibile selezionare la stampa su singola facciata, ma è necessario acquistarne sempre una con sistema interpunto.

Infine, la tipologia di fogli. Esistono stampanti braille per fogli a modulo continuo e per fogli singoli. Quella a fogli singoli utilizza il formato A4 con carta per il braille. Il costo di questi ultimi è contenuto, si trovano in qualsiasi negozio di materiali per ufficio, sono facilmente trasportabili e maneggevoli. I fogli a modulo continuo sono invece più cari e sono acquistabili solo presso rivenditori specializzati. Non solo, acquistando questa tipologia di carta i fogli andranno staccati e impaginati. Come detto in precedenza, in base all’uso che se ne deve fare è possibile scegliere una soluzione più “smart” o classica.

La rivoluzione della stampante Braille

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) stima che nel mondo le persone con problemi visivi siano 285 milioni. Tra queste, 39 milioni sono cieche e le restanti ipovedenti. Oggi la maggior parte di esse è ben inserita nella società e ha la possibilità di apprendere e lavorare. Se oggi tutto questo è possibile è grazie all’invenzione di Louis Braille. Il suo alfabeto ha permesso ai ciechi di informarsi, apprendere e conoscere attraverso il tatto. La stampante braille è rivoluzionaria poiché consente di passare dalla dipendenza dalle tecnologie, alla libertà di leggere autonomamente, con i propri polpastrelli. In altre parole, significa leggere quando si vuole, ovunque, senza dover dipendere da un pc. Non solo, con la stampante braille è possibile produrre anche forme e grafici a scopo didattico, come forme tridimensionali di base. Una vera novità per la didattica destinata agli ipovedenti.

Armadietto fonoassorbenti e l’acustica per gli ipovedenti

La presenza di moduli di arredo che possono incidere positivamente sull’acustica incorporando materiali fonoassorbenti, offre la possibilità di migliorare il benessere degli spazi lavorativi. Se questi spazi poi sono occupati da ciechi e ipovedenti, l’esigenza è moltiplicata. Come è noto le persone affette da deficit della vista, avvertono con maggiore sensibilità ogni rumore. Ecco perché le moderne stampanti braille sono sempre vendute con il loro immancabile armadietto Ognuna di loro, infatti, è dotata anche di relativo armadietto fonoassorbente. Insieme i due elementi costituiscono una completa postazione per la produzione di stampe braille di media tiratura. Una stampante basic con il relativo armadietto può essere utilizzata in un normale ambiente di lavoro, il livello di rumore è di massimo 60 db con una riduzione di circa 18 db. Realizzato in legno truciolare ad alta densità con spessore da 10 a 17 mm, l’armadietto ha una portata ripiano di 400 fogli massimo. Completa del suo armadietto la stampante braille può essere utilizzata in un normale ambiente di lavoro, grazie alla riduzione del livello di rumore, infatti, è compatibile con le altre attività che si svolgono nello stesso ambiente. Soprattutto agevola il lavoro alle persone affette da deficit visivo.